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Energia

5 milioni di multa alle imprese fornitrici di energia per comportamento scorretto

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Troppi gestori approfittano degli aumenti dell'energia elettrica per impaurire i consumatori, per far sottoscrivere nuovi contratti

Roma - 13 dicembre 2022 _ 2 milioni e mezzo di consumatori hanno subito aumenti ingiustificati delle bollette da parte di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. 

Immediata la risposta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, più comunemente detta Antitrust, che ha annunciato l'avvio di sette procedimenti nei confronti delle società fornitrici di energia elettrica sul mercato libero, che rappresentano circa l'80% del mercato. 

Le imprese dovranno sospendere l'applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022. 

E non basta: l’Antitrust ha multato le sette società per complessivi 5 milioni di euro.

Le imprese dovranno sospendere l’applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022 e, inoltre, dovranno comunicare all’Autorità le misure che adotteranno al riguardo. 

Entro sette giorni, le aziende potranno difendersi e l’Autorità potrà confermare o meno i provvedimenti cautelari. 

Sulla base dei dati forniti dalle stesse imprese, risulta che i consumatori, i condomini e le microimprese interessati dalle comunicazioni di variazione delle condizioni economiche sono 7.546.963, di cui circa 2.665.000 avrebbero già subito un ingiustificato aumento di prezzo.

Gli interventi dell’Antitrust vanno ad aggiungersi ai quattro procedimenti istruttori e agli altrettanti provvedimenti cautelari adottati nei confronti delle società Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola e fanno seguito ad un’ampia attività preistruttoria svolta nei confronti di 25 imprese, dalla quale è emerso che circa la metà degli operatori interessati ha rispettato la legge evitando di modificare le condizioni economiche, dopo il 10 agosto 2022, ovvero revocando gli aumenti illecitamente applicati.

Alle società viene contestata la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso.  

 

Ludovico Tallarita

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