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AI: piano di azione UE per conquistare la leadership europea

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La Commissione accelera nel settore dell'intelligenza artificiale

Bruxelles, 15 aprile 2025 - Diventare leader nel settore dell'intelligenza artificiale. Questo è l’ambizioso obiettivo che si pone l’Unione europea con il piano d'azione sull'AI varato dalla Commissione.

Il piano intende promuovere le capacità di innovazione dell'Unione europea nel settore attraverso azioni e politiche incentrate su cinque pilastri fondamentali:  creazione di un'infrastruttura di calcolo e dati di AI su vasta scala,  aumento dell'accesso a grandi volumi di dati di alta qualità, sviluppo di algoritmi e promozione dell'adozione dell'AI in settori strategici dell'Unione, rafforzamento delle competenze e dei talenti nel settore dell'intelligenza artificiale e, infine, un processo di semplificazione normativa, che, quando si parla di Unione europea, è sempre auspicabile.

La vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen, ha dichiararto: "L'intelligenza artificiale è fondamentale per rendere l'Europa più competitiva, sicura e sovrana dal punto di vista tecnologico. Nella corsa mondiale verso l'AI il traguardo è ancora lontano: è tempo di agire. Il piano d'azione definisce i settori principali in cui è necessario intensificare gli sforzi per rendere l'Europa un continente leader dell'AI. Ci stiamo adoperando per un futuro in cui l'innovazione tecnologica traini l'industria e i servizi pubblici, apportando benefici concreti ai nostri cittadini e alle nostre imprese attraverso un'AI affidabile. Ciò significherà un'economia più forte, progressi nel campo dell'assistenza sanitaria, nuovi posti di lavoro, un aumento della produttività, un miglioramento dei trasporti e dell'istruzione, una maggiore protezione dalle minacce informatiche e un sostegno nella lotta ai cambiamenti climatici”. 

Lo scorso febbraio in occasione dell’AI Action Summit tenutosi a Parigi la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aveva già pronunciato una dichiarazione impegnativa: “Questa ambiziosa iniziativa (dell’AI Summit ndr) trasformerà le forti industrie tradizionali e l'eccezionale bacino di talenti europei in potenti motori dell'innovazione e dell'accelerazione nel settore dell'intelligenza artificiale”.

Obiettivamente, però, il traguardo è ancora lontano. Nell'Unione il panorama è dinamico e trainato dalla ricerca, da tecnologie emergenti e da un prospero ecosistema di start-up e scale-up e l’AI made in Europe spazia da modelli di base all'avanguardia ad applicazioni specializzate.

Vediamo più nel dettaglio come si svilupperanno le attività previste nel piano di azione europeo. Per prima cosa la Commissione intende rafforzare l'infrastruttura di supercalcolo e di intelligenza artificiale europea con una rete di fabbriche di AI. Tredici di queste fabbriche, incentrate su supercomputer europei di livello mondiale, sono già in fase di realizzazione e sosterranno le start-up, l'industria e i ricercatori dell'Unione nel settore dello sviluppo di modelli e applicazioni di AI.

Come annunciato  a gennaio nella Competitiveness Compass, l'UE contribuirà anche a creare gigafactory di AI, ossia impianti su vasta scala dotati di circa 100mila chip di AI all'avanguardia, un numero quattro volte superiore rispetto alle attuali fabbriche di AI. Le gigafactory incorporeranno un'enorme potenza di calcolo e centri dati per addestrare e sviluppare modelli di AI complessi a livelli senza precedenti. Le gigafactory di AI guideranno la prossima ondata di modelli di frontiera dell'AI e conserveranno l'autonomia strategica dell'UE in settori industriali critici e nella scienza, necessitando di investimenti pubblici e privati.

Per promuovere l'innovazione nel settore dell'AI è necessario anche l'accesso a grandi volumi di dati di alta qualità e a tal fine il piano d'azione prevede la creazione di laboratori di dati per riunire e gestire grandi volumi di dati di alta qualità provenienti da diverse fonti nelle fabbriche di AI. Nel 2025 sarà varata una strategia per l'Unione dei dati volta a creare un vero e proprio mercato interno dei dati che possa espandere le soluzioni di AI.

Nonostante il potenziale dell'AI, solo il 13,5% delle imprese dell'UE l'ha adottata. Per sviluppare soluzioni di AI su misura e promuoverne l'uso industriale e la piena adozione nei settori strategici pubblici e privati dell'Unione, nei prossimi mesi la Commissione lancerà la strategia sull'AI applicata, nell'ambito della quale si perevede che le fabbriche di AI, i poli europei dell'innovazione digitale e l'intera infrastruttura europea per l'innovazione in materia di AI svolgano un ruolo importante.

Per soddisfare la crescente domanda di talenti nel settore dell'AI la Commissione faciliterà l'assunzione internazionale di esperti e ricercatori di AI altamente qualificati attraverso iniziative quali il bacino di talenti, l'azione Marie Skłodowska-Curie "Choose Europe" e programmi di borse di studio per l'AI offerti dall'accademia delle competenze in materia di AI di prossima realizzazione. Queste azioni contribuiranno alla creazione di percorsi di migrazione legale per lavoratori di paesi terzi altamente qualificati nel settore dell'AI e invoglieranno i migliori ricercatori ed esperti europei nel settore a tornare in Europa. La Commissione svilupperà inoltre programmi di istruzione e formazione sull'AI e l'AI generativa in settori chiave, che prepareranno la prossima generazione di specialisti dell'AI e sosterranno il miglioramento delle competenze e la riqualificazione dei lavoratori.

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