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Economia

Andrea Varnier nuovo Ad della fondazione Milano-Cortina 2026

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Il manager scelto dal Ministro dello Sport Andrea Abodi

Milano - 8 novembre 2022 _ Mancano meno di 4 anni ai Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina. E la Fondazione “Milano-Cortina”, che di queste Olimpiadi si dovrà occupare di molti aspetti economici e organizzativi era da tre mesi senza un CEO. 

Ora il Ministro per lo sport, Andrea Abodi, di concerto con le istituzioni locali inserite nella fondazione e col CONI, ha finalmente individuato il nuovo Amministratore Delegato: Andrea Varnier, 58 anni, attualmente responsabile di COSTA EDUNTAINMENT (ma con una esperienza già radicata nel mondo dello sport olimpico, proprio lavorando quasi 20 anni nel comitato organizzatore dei Giochi Olimpici invernali di Torino 2006).

A dire il vero, prima della nascita del Governo Meloni, si era pensato che tale incarico sarebbe andato allo stesso Andrea Abodi, una figura di rilievo nel management sportivo, ma la chiamata a ruolo di Ministro ha ovviamente interrotto questo processo di selezione.

Le sfide che Varnier dovrà affrontare in questo suo nuovo ruolo non sono poche. Entro il 31 dicembre 2022, deve essere preparato il terzo bilancio della Fondazione e bisognerà mettere nero su bianco ciò che si è raggiunto nell'ambito della voce “Sponsorizzazioni”. Il precedente Ad, Novari, sosteneva di essere arrivato a trattare circa 280 milioni di contratti e che alla fine ne sarebbero arrivati 500. Ma di fatto i contratti sottoscritti erano molto pochi e arrivano al massimo a 60 milioni di euro. Altra grana che Varnier deve risolvere e come far quadrare i conti del bilancio con l'aumento dei costi dell' energia.

"Sono molto soddisfatto della metodologia utilizzata dal ministro", ha affermato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. "La condivisione del percorso prima e del nominativo poi hanno raccolto consenso unanime nei soci fondatori ed ora attendiamo con fiducia le determinazioni che per legge spettano al premier". Le tempistiche verso i Giochi rimangono comunque strette, quindi, anche se secondo il sindaco di Milano Giuseppe Sala non è stato accumulato troppo ritardo. "Togliamo dal tavolo l'idea che siamo molto in ritardo. Non è così, lo dico tecnicamente", le parole del primo cittadino milanese. "La nostra formula rende più facile il percorso, sfrutta impianti già esistenti e non ci lascia impegni così gravosi come nella storia delle Olimpiadi. Non sono scioccamente tranquillo, ma non la vedo così dura. Si è perso tempo per i classici problemi italiani, come per i ricorsi".

 

Alisio Serra

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