Anzio, 10 agosto 2023-La città che ha dato i natali a Nerone e Caligola, che ha visto ( come la vicina Nettuno) nel 1944 arrivare gli alleati angloamericani per iniziare il percorso che avrebbe portato alla liberazione di Roma dal giogo Nazista, la città che cerca di risorgere da un drammatico commissariamento del Consiglio Comunale per problemi di infiltrazione criminale organizzata che durerà fino al 2025, ha oramai un suo punto di eccellenza nella ristorazione di qualità.
In tal senso, abitualmente i frequentatori della città litoranea a 60 chilometri a sud di Roma, di solito tendono a preferire l'area portuale per pranzare o cenare nei ristoranti vista mare, ma non esiste solo questa area enogastronomica ad Anzio.
Se ci si sposta nel quartiere di Lavinio mare, sempre all'interno del territorio del comune neroniano, precisamente su viale alla Marina, 52 si può conoscere una altra grande “certezza” enogastronomica del Litorale: “ I Fratelloni”.
Una realtà che nasce ben 64 anni fa, nel 1959, quando i due fratelli, Oberdan e Romolo, decidono di aprire un ristorante non al centro storico di Anzio ma decidono di essere i “pionieri” della buona cucina nel quartiere in “ascesa” di Lavinio Mare, “buen retiro” già da allora della “intellighenzia” culturale e politica italiana.
Nasce “ I Fratelloni”, che dopo la scomparsa dei due fratelli, è stato ed è ancora gestito da un Lo Fazio, Massimo, il figlio di Oberdan, che assieme alla moglie Alessandra e la figlia Diletta,ha avviato una gestione in cui l'importanza della materia prima ( pescato fresco proveniente dal circuito ittico di Anzio e Nettuno) si associa ad una qualità del servizio che si tramuta in una degna “comfort zone” per i propri clienti che sono al centro del “progetto enogastronomico”.
Un progetto che si estende dalle fraganze degli agrumi di sicilia ( come nel primo realizzato con i tagliolini e la spigola) per passare alla Zuppa di Pesce ( ma da richiedere su ordinazione) o la tradizionale minestra con il pesce “povero” di Anzio e gli spaghetti spezzati, ma che è aperto a creare molteplici soluzioni per chi per motivi etici, religiosi, di salute o propriamente di gusto, non può accostare il suo palato a ciò che il mare fornisce alla tavola.
Vegani, vegetariani, o semplicemente rispettosi del protocollo kosher o quello legato alla tradizione mussulmana o celiachi o semplicemente amanti della carne al posto del pesce, non rimangono e non rimarranno mai delusi.
Per chi vuole approfondire la conoscenza di questo locale, possiamo dare il link del sito ristoranteifratelloni.it ma sostanzialmente riteniamo che la cosa migliore sia recarsi a Lavinio e provare l'accoglienza del signor Massimo e della figlia Diletta e capirà che non è un ristorante come gli altri.