neeon
sabato 27, 2024

Progetti e bilanci delle imprese

  • sabato 27, 2024
  • Via Martiri Fosse Ardeatine, 3, Velletri
neeon
Progetti e bilanci delle imprese
Ambiente

Italia in debito ecologico: sono già esaurite le risorse naturali dell’intero 2024

post-img

Il Global Footprint Network dà l'allarme con l'annuale Overshoot Day

Il 19 maggio 2024 è stato l’Overshoot day per l’Italia. È stato cioè superato il limite di rigenerazione delle risorse, calcolato dall’organizzazione di ricerca internazionale Global Footprint Network in base ai consumi di beni e servizi e alle risorse disponibili sul territorio. 

L’allarme Overshoot segnala che entro la data odierna si sono già esaurite le risorse naturali messe a disposizione dal pianeta per il 2024. Da questo momento l’Italia inizierà a consumare le risorse previste per il 2025: è come se attingessimo a risorse sottraendole agli anni successivi e quindi alle future generazioni. 

Dal 20 maggio pertanto gli italiani possono considerarsi in debito rispetto alla biocapacità della Terra. Il centro di ricerca calcola ogni anno la data in cui si esauriscono le risorse naturali rinnovabili e ne dà l’annuncio ufficiale il 5 giugno, giornata mondiale per l'ambiente. Per l'Unione europea l'overshoot day è stato calcolato per il 3 maggio. La data dell’Overshoot Day 2024 per l’intero pianeta Terra sarà annunciata dal Global Footprint Network il prossimo 5 giugno. L’anno scorso era caduta il 2 agosto. 

“L’Overshoot Day ci ricorda l’urgenza di adottare azioni concrete per invertire la tendenza del consumo eccessivo delle risorse del nostro Paese - ha dichiarato Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia - Molte persone sono erroneamente convinte che ogni sforzo a favore della sostenibilità rappresenti unicamente un atto di generosità nei confronti del Pianeta. In realtà, se non ci prepariamo ad affrontare un futuro, ormai largamente prevedibile, in presenza di una popolazione mondiale sempre crescente, un incremento della domanda e, al contempo, la medesima quantità di pianeti a disposizione (cioè sempre solo uno), dovremo far fronte a molteplici rischi e costi elevati.” 

Rientrare nei limiti naturali non va visto come un sacrificio o una riduzione delle nostre comodità, ma come uno spostamento verso tecnologie più avanzate e più pulite e verso un’economia più giusta, dove il benessere non diminuisce, ma aumenta per tutti. Rimodellare le nostre abitudini quotidiane serve proprio per salvare il benessere che abbiamo conquistato, prima che il Pianeta ci chieda il conto in maniera estrema. Al pari degli ambiti che contribuiscono a determinare la nostra impronta, quello che dobbiamo chiederci e su cui dobbiamo agire riguarda: quanto spesso mangiamo carne, pesce o altri derivati animali? Quanto del cibo che mangiamo è fresco, di stagione (confezionato o meno) e prodotto a livello locale? Quanto cibo buttiamo ogni settimana? In Italia buttiamo quasi 30 kg di cibo a testa l’anno… molto si può fare. E ancora: quanti rifiuti produciamo?  A casa, utilizziamo energia da fonti rinnovabili? Siamo attenti ai consumi energetici? Come ci muoviamo nel tragitto casa lavoro? Condividiamo l’auto con altre persone o viaggiamo sempre da soli? Usiamo i mezzi pubblici? Quanti voli facciamo ogni anno?

Le risorse che abbiamo a disposizione sono una quantità finita, ma le nostre capacità non lo sono. Vivere all’interno delle capacità del nostro territorio è tecnologicamente possibile, finanziariamente vantaggioso ed è la nostra unica possibilità per un futuro prospero.

 

Ludovico Tallarita

Articoli correlati

Chi siamo

Il Corriere della Aziende è un giornale focalizzato sul mondo aziendale con articoli, studi e aggiornamenti sulle realtà produttive italiane ed estere. Iniziative, prodotti, bilanci, statistiche, tutto quello che è utile per conoscere un’azienda e i suoi prodotti, essere aggiornati su progetti e iniziative, osservare l’andamento produttivo e capire il bilancio con notizie e inchieste realizzate dalla nostra redazione o ricevute dalle stesse aziende. Il giornale per le aziende dalle aziende.