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La Starship supera la linea di Kàrmàn

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di Angelo Pugliese-Il razzo interplanetario della SpaceX al secondo test di volo ottiene lo storico risultato ma non riesce a portare a termine totalmente la missione.

Sabato 18 novembre alle 14.02 italiane la “Starship”( il prototipo di razzo della SpaceX di Elon Musk  su cui si lavora da 7 anni e che nelle intenzioni dei suoi progettisti dovrebbe essere adatto al trasporto di esseri umani per la Luna e per Marte e di cui una versione modificata è stata “acquistata” sulla  “carta” dalla Nasa per utilizzarla come “navicella di allunaggio” nella missione Artemis III, prevista per ora per il 2026) è decollata per il suo secondo test dopo quello dello scorso 20 aprile. I risultati sono stati decisamente migliori e incoraggianti.

La più grande differenza è stata determinata dal raggiungimento della cosiddetta “Linea di Kàrmàn” ( linea immaginaria sopra i 100 km dal livello del mare che è stata convenzionalmente determinata come inizio del cosiddetto “Spazio”) del secondo stadio del razzo, quello della navicella, dopo l'avvenuto “hot staging”, ovvero la separazione dal primo stadio, il razzo “Falcon Heavy”

Il secondo importante miglioramento è stata la partenza. A differenza di quella di 211 giorni prima, il nuovo pad di lancio ha retto perfettamente lo stress dovuto all’accensione dei 33 motori “Raptor” ( che invece nel primo lancio non avevano funzionato all’unisono determinando una ascesa irregolare che aveva comportato poi la necessità di innescare il meccanismo di autodistruzione). Quindi Raptor che funzionano assommati alla perfetta tenuta del Pad di lancio grazie all’adozione del sistema di soppressione  ad acqua ( Water Deluge System, una soluzione che in verità è adottata da un po' tutti i razzi per il lancio, quindi non una grande novità) hanno permesso una ascensione perfetta e controllata del Razzo interplanetario più grande mai costruito nella storia umana.