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Politica

Meloni a Baku: approccio ideologico allontana dal successo

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Anche l'Italia si allinea alle richieste europee e americane di limiti meno categorici

Baku, 13 novembre 2024 – La Presidente del consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta oggi alla 29sima Conferenza sui cambiamenti climatici, sinteticamente denominata Cop29. Nel suo intervento Giorgia Meloni ha confermato la condivisione da parte dell’Italia degli obiettivi della Cop29: triplicare la capacità di generare energia rinnovabile nel mondo e raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030.

Di fronte al necessario sostegno finanziario per i paesi più poveri, che subiscono il cambiamento climatico causato dai paesi più industrializzati, la presidente italiana ha dichiarato che l’Italia farà la sua parte, ma ha evidenziato che: “è prioritario che il processo di decarbonizzazione prenda in considerazione la sostenibilità dei nostri sistemi produttivi e sociali. La natura va difesa con l’uomo al centro. Un approccio troppo ideologico e non pragmatico su questo tema rischia di portarci fuori strada verso il successo”.

In questo modo Meloni ha aperto la strada ad una cambiamento delle posizioni drastiche delle risoluzioni finali adottate dalle passate conferenze climatiche, che convergevano sull’allontanamento dalle fonti energetiche fossili. Non ha adottato i termini alteri di Donald Trump, ma ha cercato comunque di favorire una revisione moderata delle precedenti decisioni, che hanno determinato pesanti crisi del settore industriale.

 “La strada giusta – ha proseguito Meloni - è quella della neutralità tecnologica, perché attualmente non esiste un’unica alternativa all’approvvigionamento da fonti fossili. Dobbiamo avere una visione globale realistica. La popolazione mondiale raggiungerà gli 8,5 miliardi entro il 2030 e il PIL globale raddoppierà nel prossimo decennio. Ciò aumenterà il consumo di energia, anche per il crescente fabbisogno richiesto dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Abbiamo bisogno di un mix energetico equilibrato per migliorare il processo di transizione. Dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie a disposizione. Non solo rinnovabili, ma anche gas, biocarburanti, idrogeno, cattura della CO2 e, in futuro, il nucleare da fusione che potrebbe produrre energia pulita, sicura e illimitata.

Infine Meloni è tornata su un argomento su cui governo punta molto: l’energia nucleare. “L’Italia è impegnata in prima linea sul nucleare da fusione – ha concluso - Nell’ambito della nostra Presidenza del G7, abbiamo organizzato la prima riunione del Gruppo mondiale per l’energia da fusione promosso dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Intendiamo rilanciare questa tecnologia che potrebbe cambiare la storia in quanto può trasformare l’energia da arma geopolitica a risorsa ampiamente accessibile”. 

Franco Tallarita

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