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Ricerche sul Nucleare Pulito: la Startup Newcleo lancia un aumento di capitale

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Il gruppo guidato da Stefano Buono che punta ad utilizzare le scorie nucleari come carburante per i reattori di quarta generazione rilancia

Torino - 21 marzo 2023 _ Stefano Buono, il fisico nucleare che ha iniziato a fare impresa qualche anno fa nel campo della medicina nucleare e che si divide tra il capoluogo torinese e New York, è a capo di una delle più interessanti startup nel campo energetico degli ultimi anni: la NewCleo. Una società al lavoro sulla progettazione e costruzione di reattori di nuova generazione in grado di ridurre la produzione di scorie e di utilizzare come combustibile quelle generate dai vecchi reattori, chiudendone il ciclo. 

Dopo avere ottenuto dei risultati , a livello di ricerca interessanti negli ultimi due anni, dovuti a due successivi aumenti di capitale, adesso punta a chiederne un terzo per il valore di un miliardo di euro per finanziare ulteriori  progressi degli innovativi “lead-cooled fast reactors” ( raffreddati al piombo).

L’aumento di capitale renderà più solido il percorso di crescita di Newcleo, con una tabella di marcia che vedrà il design e la costruzione di un Mini Lfr da 30 Mw in Francia entro il 2030, alla quale seguirà, dopo soli due anni, un’unità commerciale da 200 Mw nel Regno Unito. La value proposition di Newcleo vuole sfruttare tutti i vantaggi degli Small Modular Reactors (SMRs) - produzione e costruzione standardizzate e commissioning più rapido – per ovviare alle carenze della tecnologia nucleare convenzionale e rendere il suo progetto un'opportunità di investimento interessante.

L’aumento di capitale permetterà l’espansione strategica di newcleo verso la produzione di combustibile nucleare per i propri reattori di nuova generazione, a partire dalle scorie nucleari esistenti prodotte dai reattori tradizionali. Questo include lo sviluppo di un primo impianto per la produzione di Mox (Mixed Plutonium-Uranium Oxides) in Francia, al quale seguirà un altro impianto nel Regno Unito.

il Mox è un combustibile nucleare già approvato per l’utilizzo nei reattori veloci in Francia, e consiste in un mix di uranio impoverito (un sottoprodotto del processo di arricchimento dei reattori tradizionali, per il quale non c’è attualmente alcun utilizzo ma che comporta notevoli costi di smaltimento) e plutonio.

 

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