Roma - 6 ottobre 2022 _ “Serve un’azione congiunta Ue-Stati membri. Nessun paese può agire in proprio mettendo in campo iniziative singole per il contrasto al caro energia”. È quanto ha affermato il presidente del Cnel, Tiziano Treu, commentando il parere approvato all’unanimità dall’assemblea durante l’ultima riunione.
Il testo riassume le proposte del Cnel sulla Comunicazione COM (2022) 360 final “Risparmiare gas per un inverno sicuro” della Commissione Europea, in cui è illustrato il nuovo piano europeo di diversificazione energetica e di riduzione della domanda di gas.
Secondo il Cnel le risorse stanziate dal decreto Aiuti-ter non appaiono congrue alle reali necessità del Paese. Pertanto l'organismo consulenziale esprime preoccupazione sulla questione energetica e indica due priorità: da un alto le risorse devono essere erogate con celerità e senza complicazioni burocratiche e, dall'altro, la loro ricaduta deve essere indirizzata soprattutto alle fasce sociali più deboli, sulle quali maggiormente impatta l’impennata dei prezzi dei beni di prima necessità.
“Serve un piano emergenziale come il Next Generation EU varato durante la pandemia. La crisi in atto dimostra la necessità e l’urgenza di proseguire il percorso avviato di sviluppo delle fonti di energia rinnovabili per realizzare una nostra autonomia energetica componente essenziale della più ampia autonomia energetica europea - ha rilevato poi Gian Paolo Gualaccini, consigliere Cnel e Coordinatore del Comitato del Cnel per l’esame degli Atti Ue - Bisogna fissare un tetto al prezzo del gas, come sostenuto dai 15 Paesi membri dell’UE, disaccoppiando il prezzo da quello dell’elettricità, sui mercati all'ingrosso e al dettaglio, e introdurre una Borsa europea del gas per sganciarlo dalle tendenze speculative di Amsterdam”.
Ludovico Tallarita